La storia dello Studio Ragazzini

Marino Ragazzini nasce di 7 mesi in una cantina di Meldola (FC) a causa di un intenso bombardamento l’1 agosto (stesso giorno della sua mamma Bianca) nel 1944.

Adagiato in una scatola da scarpe non gli danno molte speranze, ma decide di sopravvivere. Traferitosi con la famiglia all’età di un anno a Scarperia (FI), nel Mugello, vive in campagna tra fiumi, boschi e giochi con malcapitati gatti o pericolose cisterne.  Un po’ pigro al mattino si trasferirà in pensione a Firenze per seguire gli studi scientifici tornando a casa durante le vacanze per aiutare il papà Carlo in farmacia.

Nel 1968 si laurea in Farmacia all’Università di Bologna per responsabilità ma successivamente si laurea, sempre all’Università di Bologna in Medicina e Chirurgia per vocazione. Si specializzerà successivamente in Odontoiatria e Protesi dentaria, conseguendo in seguito un Master in parodontologia all’Università di Göteborg in Svezia.

Nel 1981 ha conseguito un Master in Agopuntura presso l’Università di Canton (Cina).  Presidente per numerosi anni della SMB Italia ha parlato in tutto il mondo di Omeopatia fino alla pubblicazione di un libro “Lezioni di Omeopatia” edito da Tecniche Nuove.

È stato chiamato quale Professore a contratto dalla Facoltà di Farmacia all’Università di Bologna per un corso di Tecnica Farmaceutica. È stato membro effettivo della Commissione del Ministero della sanità Dipartimento della prevenzione e dei farmaci per il biennio 1996-1997.

Da un colpo di fulmine dell’aprile ‘76 è sposato dal luglio dello stesso anno con Lionella da cui ha avuto due figli, Sara e Nicola.

Inizia a lavorare in piccoli ambulatori tra Cento e Modena fino a che nel 1979 non decide di aprire il proprio studio in centro a Bologna per poter esprimere la sua visione di cosa fosse la medicina e l’odontoiatria in un rapporto medico-paziente unico e personale.

Cominciano i lavori di ristrutturazione e la nuova avventura ha inizio con la versatile e infaticabile moglie tra planimetrie, fatture, specchietti e agenda.

La strada intrapresa è in salita ma presto la sua visione di un luogo che si curi del paziente in un certo modo si realizza e viene riconosciuto da tanti che trovano nella figura del “Dottor Ragazzini” un punto di riferimento, per la salute e non solo.

Il rapporto speciale con in suoi pazienti è leggendario: persone che si affidano a lui come medico, ma anche per una parola, per un sorriso, per un consiglio; che vengono a raccontare successi e fallimenti, che ringraziano con una conserva o un libro, che chiedono aiuto. Per ognuno una battuta, un suggerimento, una carezza. Sentirsi a proprio agio, in famiglia, tra le mura dell’ambulatorio è sempre stato un obiettivo.  Lontano da falsi miti di immagine e distacco dove la distanza sembra dare importanza, questa è sempre stata ricercata nella stima e nella fiducia, non in atteggiamenti o sovrastrutture.

Lo studio continua a crescere, sempre attento alle innovazioni e alle nuove tecnologie, in una ricerca costante per venire incontro e risolvere le differenti situazioni terapeutiche al meglio.

La passione e l’amore del proprio lavoro contagia i figli che si laureano entrambi in odontoiatria. L’odontoiatria in generale, le tecniche chirurgiche e riabilitative sempre più complesse, portano Sara e Nicola a scegliere branche diverse a cui dedicarsi per potersi specializzare al meglio.

Una volta all’interno dello studio lascia loro piena libertà e autonomia partecipando con entusiasmo a ogni nuova proposta. Mai stanco di cambiare e crescere si è sempre messo in gioco, lasciando spazio allo spirito innovatore delle nuove generazioni.

Amante della storia, dell’arte, della tradizione e dell’alimentazione in generale, una volta in pensione, lasciando il timone dello studio ai figli, con più tempo libero si è potuto dedicare maggiormente alle sue passioni diventando Gran Prevosto della Dotta Confraternita del Tortellino dal 2014 e pubblicando il libro “Chimica e Fisica per cucinare bene” edito da Bonomo editore.

Ci lascia improvvisamente il 29 marzo del 2019 con un grande vuoto ma una grande eredità che continuiamo a raccontare…

 

In ricordo di papà.

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